Il piccolo Hans - anno XIX - n. 74 - estate 1992

La tentazione della quadratura del cerchio ''Il Galateo in bosco'' di Andrea Zanzotto In una produzione poetica ancora segnata dalla prevalenza del frammento di origine romantica, Il galateo in bosco1 affronta la sfida che nasce dall'insopprimibile esigenza di ricomporre il mondo. Interpretiamo quindi Il galateo in bosco esattamente come l'immagine speculare di quell'altro testo cardine della produzione poetica zanzottiana, La beltà, laddove si intenda che qui Zanzotto procede oltre la distruzione del mito: non nel senso che la decostruzione del linguaggio, delle convenzioni e dei miti della società contemporanea, che rappresenta la ragione essenziale della Beltà, venga rinnegata nel Galateo, il quale anzi approfondisce la ricerca all'interno dei rapporti cultura-natura; ma il nichilismo che ha toccato il fondo scopre in se stesso la ragione positiva della realtà, e da questo varco si apre alla possibilità che anche il «nulla» e il «vuoto di senso» indichino una direzione. Un libro per la critica Dal dicembre 1978 ad oggi recensioni, articoli, saggi dedicati al Galateo, per tacere della monografia di Welle2 , si sono moltiplicati, denotando un'attenzione che, se non 112

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