Il piccolo Hans - anno XIX - n. 73 - primavera 1992

- che per il Merleau-Ponty de Le visible et l'invisible si fonda sull'«intercorporeità narcisistica»28 , sul fatto che il visibile è carne nascosta fra le pieghe del corpo, un corpo avvolto, attraversato da tutti gli altri - perché il poeta non può avere nulla fra sé e il sole (come le parole che in poesia, per Bachtin, non possono essere pluridiscorsive, ma devono andare da sole verso il loro oggetto). Dunque, niente «visione in generale»: nel campo luminoso e ondulatorio, flash d'epifania d'aria disarticolano l'impianto concettuale argomentativo del testo (è quanto avviene tipicamente in Stevens) a favore di immagini-macchia che sembrano passare dalla parte della pittura: «eccedendo la verbalità, con l'inserimento di colori e forme non riducibili a parole simboliche corrispondenti» (Costello)29 . Qui compaiono percezioni non articolate, non corrispondenti ad oggetti nominabili, percezioni che si definiscono per il fatto che non comportano lo sguardo dell'altro, che sfuggono all'«intercorporeità» narcisistica di Merleau-Ponty. In un paesaggio da cima a fondo preso nel sistema intersoggettivo della lingua (come ogni corpo terrestre è preso nell'atmosfera) s'affacciano macchie di significazioni non linguistiche (oui, non langagière). Non prese nell'«intersoggettività verticale», nel «cogito tacito» di Merleau-Ponty, ma portate dal linguaggio più strutturato che esista, quello del testo poetico. Qui, dove il «lavoro dell� testualità» parassita e deforma il «discorso», a favore di «valori di senso non semantici» ascritti alle strutture formali (Agosti)3°, agiscono in sovrappiù queste «significazioni non linguistiche», posto che, per noi, ciò che è decisivo è che «non linguistico» significa dove l'uomo non c'è. Il corpo localizzato di chi riceve la percezione epifanica non solo sperimenta lo «svuotamento dell'esterno», ma al mostrarsi dell'aria in quelle sue righe e quei brevi attraversamenti - fatti di pioggia, neve, foglie - è come separato dalla «carne» del visibile, è come tirato fuori dal grande insieme intercorporeo presupposto, per essere in78

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