Il piccolo Hans - anno XIX - n. 73 - primavera 1992

effetti non servirebbe coprirli, come ha potuto fare con l'uccello, che è in gabbia. Si muoverebbero. Ma anche così non è facile. Mentre mette fuori dall'uscio il secondo, rientra il primo. E c'è sempre un occhio nel cestino, a guardare. È chiaro lo stupore dell'uomo di spalle, sottolineato da una piccola sospensione. Una porta chiusa con il catenaccio sembra non poter evitare il passaggio di qualcosa di vivo. È una sorta di portone di Troia, ci ricorda ancora una volta il recinto del Dazio del piccolo Hans, e il passaggio silenzioso e inavvertito del trauma. Tutto il silenzio del film, sottolineato dal "sss" che esce dal rombo di una bocca spalancata. I caratteri con cui il trauma riaffiora nella vita, nei sogni e nei passaggi all'atto, negli incidenti in cui incorrono i soggetti, sono sempre legati allafigura di un rombo, qualcosa prepara un rombo che però non si ode, oppure lo rappresenta in ciò che è silenzioso: un pesce, una bocca che non parla. A sua volta, il rombo in figura è collegato con l'intensificarsi del colore o della luce. Qui gli oggetti si fanno di tratto in tratto, più nitidi. E il nitore, la vividezza dei contorni annuncia quanto la macchina da presa con l'operatore, sta per farci vedere. Ora l'uomo di spalle si siede su una sedia intagliata. Si alza. Strappa il disegno raffigurante una testa che ancora lo guarda dal muro di fronte. Si risiede. Prende delle fotografie, sono del padre, della madre e di lui da piccolo. Una di queste contiene anche il fotografo che fotografa la coppia. Straccia le fotografie. L'ultima è quella di un uomo vestito da militare, con una benda nera su un occhio. L'uomo di spalle si tocca il polso. Già l'aveva fatto quando prima aveva chiuso il catenaccio. Da dietro le spalle assistiamo al dondolio della sedia. Ora, per la prima volta, la prova del polso sottolinea che l'uomo è vivo, vivo dopo aver strappato l'immagine, vivo nel momento del trauma, il catenaccio chiuso che lascia passare, vediamo l'uomo di profilo. È la silhouette della 58

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