Il piccolo Hans - anno XIX - n. 73 - primavera 1992

secchezza di un tratto, ma la viscosità di un fondo, come il bitume. L'inversione del bianco su nero segna il passaggio dal disegno alla pittura. Non a caso Klee ne parla come di un impatto con il colore. L'angolo di luce che illumina un quadro è un bianco su nero, o un chiaro sullo scuro. Una prospettiva che invece di abolire le differenze, introduce alla gradazione. L'angolo di luce fa apparire i colori, questo forse è il segreto della strana attrazione dei bambini per l'angolo, che anche Klee non mancò di rilevare nel suo diario ( 1909, Berna): "Agli angoli della camera si volta, con la schiena verso il centro e la mano dietro di sé. Ogni tanto si ferma e si appoggia come alle grucce". Osare guardare l'angolo comporta per Felix nascondere la mano. "Non possiamo esprimerne l'essenza, dell'arte, ma ci è dato, per quanto lontana, coglierne la fonte", scriverà Klee tanti anni dopo. L'occhio e la mano non vanno insieme, la fonte del1'arte è nella posizione del bambino di Klee, emblematica in tutto il sapere che presuppone, un sapere come ebbi a dire "protesi del corpo" al quale si appoggia il movimento. Dal fondo oscuro della miniera l'uso della materia, I'olio che Van Gogh spalma sulle ferite dei minatori, segna per lui l'inizio del dipingere. La gradazione che il bianco su nero determina va in senso inverso dell'accrescimento dell'intensità della luce che nei sogni segnala drammaticamente l'avvicinarsi al punto psicotico di un rapporto al padre "non lavorato". La gradazione, segnale della malattia nel movimento verso l'alto, diventa il mezzo della cura nel movimento verso il basso. Già l'apparizione del colore prepara nei sogni la possibilità della direzione discendente: il rosso del sole, può farsi rossastro, arancione, giallo. La palla che rotola su una moquette a righe verde chiaro e verde scuro, è, per un'analizzante che si sogna per terra, come da bambina, ai piedi del letto del padre, a righe rosse e gialle, le righe sono mantenute, ma il colore permette una de-gradazione. Il bolo 54

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