Il piccolo Hans - anno XIX - n. 73 - primavera 1992

sintomo fobico quale appare nella vita di un soggetto adulto. In quello che ho definito "luogo della fobia", il sintomo non è ancora un aggiustamento, una fonte di soddisfazione secondaria. In quell'età e in quello spazio, movimento e contromovimento rispecchiano una situazione teorica. La stessa da cui ha: origine il "rombo silenzioso". Ho seguito con la supervisione un paziente gravemente fobico che ha risolto la propria vita decidendo di fare il camionista. In qualche modo, la soluzione felice di questo caso, ha portato il soggetto a riprendere al posto del sintomo fobico che, appunto, lo tratteneva in famiglia, presso la madre vedova, una modalità che aveva già sperimentato nel suo luogo della fobia. La pluralità e la neutralizzazione del movimento. A ogni lunghissimo viaggio corrisponde infatti un identico percorso di ritorno. Come nel caso del "paziente con gli occhiali" su cui altre volte mi sono soffermata, un elastico ritira il soggetto verso casa, dove una madre lo attende. Ma non c'è solo questo. La situazione iniziale nell'infanzia è assai più complicata: mostra un bambino che si muove in rapporto con i propri occhiali. La voce della madre fuori campo determina: "Non correre: perderesti gli occhiali''. Abbiamo dunque nello spazio un punto di vista doppio, gli occhi e gli occhiali indicanti due direzioni diverse, che trova nell'esistenza stessa di una protesi, un oggetto artificiale sostitutivo capace di guardare, muovere, trattenere, la figurazione del rapporto teorico che un bambino di quattro anni intrattiene con l'animato e l'inanimato. Quando, alla comparsa di primi sogni di angoscia, che sono legati al prob. lema dell'origine e al raffronto con la sessualità paterna, il bambino si pone interrogativi che appaiono straordinari a un adulto, ricordiamo il piccolo Hans di Freud: la sedia ha il fapipl?, e il divenire per lui del pene il connotato del vivente prelude alla misura, "l'unità di misura'' anzi che subito dopo depone fantasticamente nel corpo della madre, e la certezza che la madre abbia un 34

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