Il piccolo Hans - anno XIX - n. 73 - primavera 1992

del «Convegno» ed è piuttosto generoso nei giudizi. In una lettera a Ferrieri (dr. Appendice, VI) deve addirittura difendere la propria presunta indulgenza dall'atteggiamento in complesso cauteloso del direttore. Incomprensioni e disaccordi episodici a parte, importa che proprio Montale abbia suggerito di accogliere tra i saggi un lavoro di Sergio Solmi che sviluppava gli argomenti di Gargiulo. Solmi, infatti, nel proporre a sua volta L 'estdica di Alain sul «Convegno», si riallaccia in apertura al precedente di Gargiulo, del quale difende anche la parziale evasività, dal momento che - osserva - in tempi bisognosi di esperienze e non di sistemazioni «anche le idee ci guadagnano, talvolta, a non essere prese per il collo»8 • Cosl lavora Alain, tenendosi alla larga dalle dimostrazioni dialettiche, facendo rinascere nell'attività estetica «le necessarie distinzioni e approssimazioni che la teorica dell'idealismo aveva fuse e annullate nell'unità indifferenziata dell'idea». I concetti di stile e tradizione sono rivisitati non a partire dall'immagine ideale, ma in base alla «peculiarità del mezzo espressivo» che dà corpo all'intuizione, e cioè tenendo in gran conto i «dati effettivi di materia e di stile coi quali l'artista si trova ad operare[... ] e ad integrare l'indagine storica della creazione con l'indagine, per cosl dire, tecnica e naturale» (p. 325). Se l'autonomia dell'arte resta un buon baluardo contro il grezzo sociologismo, è urgente aderire nel contempo al singolo fatto artistico. Alain, pensatore antisistematico, razionalista e concreto al contempo, ascolta gli artisti e li affianca con realismo d'indagine psicologica e senso vivo della ricerca contemporanea. Di qui il suo invito a stare «sur cette bordure du temps où l'avenir se fait continuellement» (p. 330). Quasi immediato il riscontro montaliano nel segnalare la centralità del mezzo espressivo, «quel mezzo stesso dell'arte che i migliori estetici contemporanei tendono sempre più a identificare in un ostacolo da scavalcare, in una resistenza[...]»9 . L'uggia per le pensées planantes puramente contemplati184

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