Il piccolo Hans - anno XIX - n. 73 - primavera 1992

verso: c'è in seguito una coscienza di quella coscienza, vale a dire: dopo che una sensazione viene concepita come tale - ed è ciò che fa l'emozione artistica - quella stessa sensazione è concepita in quanto intellettualizzata, ed è ciò che procura la facoltà di esprimerla»1 . Prima di tutto una sensazione grezza, «priva di senso» (intendiamoci: di senso estetico). Una prima coscienza della sensazione (un primo raddoppiamento o ripiegamento della coscienza sulle coscienze delle impressioni sensibili) le conferirà un «valore» o «impronta» estetica. Poi, un ultimo riflettersi della coscienza su se stessa conferirà alla sensazione il suo pieno potere espressivo. Prendiamo il tramonto del sole. Lo guardo, e ricevo delle impressioni di colore, di forma, di luce. Non sento niente di speciale, la mia visione è piatta e localizzata: mi tengo ancora fuori dalla sfera artistica. Ma qualcosa si muta all'improvviso nel mio sguardo: nel prender coscienza d'avere una coscienza di quei colori e di quelle forme, le mie sensazioni cambiano, la mia visione si trasforma, divento malinconico, o allegro, o mi assale il sentimento della grandezza incommensurabile dello spazio, o qualche altra emozione. A questo stadio, la sensazione assume un valore estetico: da questo momento può diventare artistica - ciò che diventerà con il secondo raddoppiamento o ripiegamento della coscienza, attivato grazie al linguaggio poetico. L'emozione subisce un'astrazione tale che Pessoa può scrivere nel Libro dell'inquietudine: «Il tramonto del sole è un fenomeno intellettuale». Le due tappe del processo d'intellettualizzazione o d'astrazione della sensazione segnano due momenti diversi di una traduzione: da percezione ordinaria a sguardo estetico prima, da sguardo estetico a visione poetica dopo. Qui ci interessa solo il primo momento. Il secondo richiede un'analisi complessa di tutto il processo di genesi e di moltiplicazione delle singolari individualità poetiche, gli «eteronimi», nell'interiorità di un soggetto. Ora, la pro161

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==