sia alla danza - entra in un movimento che oltrepassa la traduzione: un movimento di contagio o di contaminazione. Forse è quello stesso movimento che sostiene dal di sotto tutto il lavoro di traduzione. Ci sarebbe in tal caso una tensione tra traduzione e contaminazione. Ciò che in effetti mi propongo di fare è una cosa sola: esplorare la nozione di «atmosfera», sperando di portare qualche lume al gioco complesso che si stabilisce tra la traduzione e il contagio delle immagini. 2. Prendiamo una poesia. Una poesia di Pessoa. Vale a dire, per lui, il risultato di un certo lavoro del linguaggio sulle sensazioni. Certo, l'ideale sarebbe di trovare l'economia di quel lavoro, e di arrivare a un tal grado di elaborazione delle sensazioni da trasformare gli organi di senso in macchine letterarie. Immediatamente si capirebbe come scrivere una poesia: sentire equivarrebbe a scrivere, perché si sarebbe «resa letteraria la ricettività dei sensi», dice il Libro dell'inquietudine. La sensibilità avrebbe cosl realizzato un processo di trasformazione della sensazione che si sviluppa per tappe o momenti. Pessoa le riassume cosl: prima c'è «1. la sensazione stessa»; poi c'è «2. la coscienza della sensazione, che dà un valore a quella sensazione e perciò un'impronta (o sigillo) estetica», e infine c'è «3. la coscienza di quella coscienza della sensazione da cui deriva una intellettualizzazione, vale a dire la facoltà d'espressione». Pessoa chiama quella trasformazione della sensazione grezza in sensazione letteraria una «intellettualizzazione della sensazione»: «Per passare dalla semplice emozione priva di senso all'emozione artistica o suscettibile di diventare artistica, quella sensazione dovrà essere intellettualizzata. Una sensazione intellettualizzata è un processo in due fasi successive: c'è in un primo tempo la coscienza di quella sensazione, e il fatto che una coscienza della sensazione esista la trasforma già in una sensazione d'ordine di160
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