Il piccolo Hans - anno XIX - n. 73 - primavera 1992

NOTE [Una prima lettura di "The Snow Man" è stata da me elaborata in occasione del Seminario Interdisciplinare su Psicoanalisi e Letteratura, presso l'Istituto Psicoanalitico di New York. I miei ringraziamenti vanno al Dr. Baudry e agli altri colleghi presenti al Seminario, per il loro prezioso incoraggiamento. Una prima redazione di questo saggio è stata presentata nel febbraio 1990 a una conferenza presso l'Istituto Psicoanalitico di New York, come parte di un progetto su larga scala]. [Per tutte le citazioni da Freud si è fatto riferimento alla edizione Boringhieri, Opere di Sigmund Freud, a cura di Cesare Musatti, N.d.t.]. 1 Un documento di grande valore è Les déviations du désir. Etude sur /,e fétichisme di André Lussier, in «Revue Française de Psychanalyse». Questo studio monografico analizza il corpus completo della letteratura psicoanalitica sul feticismo pubblicata fino al 1983, e presenta materiale clinico dettagliato. Tutti gli studi futuri su questo argomento saranno debitori al lavoro di Lussier, che spero venga presto tradotto. Anche Gregorio Kohon, in Fetishism Revisited, apparso su «International Journal of Psychoanalysis», dà un esauriente sommario di tutti i maggiori contributi relativi alla comprensione psicoanalitica del feticismo, fornendo inoltre anche un'ottima bibliografia. Le note seguenti illustrano soltanto alcuni aspetti del dibattito teorico sul feticismo. 2 Al tema del feticismo femminile ha dedicato particolare attenzione George Zavitzianos, il quale è apertamente in disaccordo con l'opinione di Lussier secondo cui il feticismo sarebbe una perversione specificamente maschile. Di Zavitzianos si vedano Les fétiches de la phase phallique e Intervention, nello stesso numero di «R.F.P.» in cui compare il lavoro di Lussier. Nel marzo 1989 Arlene Richards presenta uno scritto dal titolo "Female Fetishes with Female Perversion" (Scientific Workshop Series dell'N.P.A.P.). In esso la Richards sostiene con vigore l'esistenza del feticismo nelle donne, e che il trascurarla può causare fallimenti dell'analisi. Il recente lavoro di Louise Kaplan, Female Perversions, tratta l'argomento in modo assai esaustivo, dimostrando che è il complesso di castrazione per sé la causa del presentarsi di «strategie perverse» che possono far insorgere il feticismo nell'uomo o nella donna. La discussione relativa al possibile manifestarsi del feticismo nella donna presenta delle somiglianze con l'ormai superato dibattito relativo al possibile manifestarsi dell'isteria nell'uomo. L'origine di questo dibaùito può essere considerata l'incoerenza di Freud nel parlare del «dato di fatto» della castrazione della donna. Se la donna è castrata, allora per definizione si trova a vivere in un mondo monosessuale. D'altro canto, se la donna è in grado di sviluppare una perversione feticistica, allora anche lei manifesta una reazione difensiva nei confronti della differenza sessuale. Un indizio di questa posizione si trova nell'osservazione parentetica di Freud. 3 In un'attenta critica del pensiero di Freud sulla Verleugnung, Walter Stewart sottolinea correttamente la posizione di Freud a questo proposito, e cioè che il feticcio stesso sia una formazione di compromesso. Comunque, dal momento che Stewart non mette in discussione il «dato di 144

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