Il piccolo Hans - anno XIX - n. 73 - primavera 1992

fatto» della castrazione, ma lo chiama «cosa percepita» (p. 6), egli non trova nulla di nuovo nella discussione di Freud relativa alla Verleugnung. 4 In un importante articolo dal titolo "The Fetishistic Transaction" Victor Smirnoff continua la tradizione di una accettazione acritica del lavoro di Freud. Egli parla della «realtà della castrazione della donna» (p. 311) e di conseguenza della necessità clinica di «prendere nota... della castrazione» (p. 322). 5 L'attenzione all'importante uso fatto da Freud del verbo «accompagnarsi» in questo contesto è dovuta all'ampia analisi di questo concetto attuata da Derrida in tutta la sua opera. Questa analisi richiede in particolare un confronto con quella di «supplementarità» in "Freud e la scena della scrittura", in La scrittura e la differenza. .. 6 Patrick Mahony ha discusso i diversi significati di Ubertragung in Toward the Understanding of Translation in Psychoanalysis. A mia volta ho discusso alcune relazioni particolari fra Ubertragung e feticismo in On the History ofa Mistranslation and the Psychoanalytic Movement (pp. 137-139). 7 In un'ampia analisi del concetto di feticismo in filosofia e psicoanalisi, Derrida giunge a interpretare la fantasia come determinazione della differenza (sessuale) in quanto opposizione (Glas, pp. 223-5). Derrida esamina la tendenza psicoanalitica a considerare la castrazione (l'assenza) come verità inconscia nascosta dalla non-castrazione (la presenza), come una specifica eredità metafisica interna alla psicoanalisi. Egli analizza anche il feticcio "cintura di castità" menzionato da Freud, e trova un'alternativa all'eredità metafisica - o dialettica; si veda Glas, pp. 270 sgg. 8 In una comunicazione, non pubblicata, presentata al Seminario Interdisciplinare su Psicoanalisi e Letteratura, James Spencer discute acutamente l'opera di Borges in relazione alla teoria del feticismo, mettendo in evidenza l'organizzazione formale dei racconti come costruzioni-feticcio. Le possibili implicazioni della teoria della Verleugnung nella critica letteraria ispirata alla psicoanalisi non sono state indagate a fondo. 9 Una riflessione importante sulla perversione e il feticismo in relazione alla Verleugnung della «realtà esterna» si trova nel lavoro di Janine Chasseguet-Smirgel, "Reflections on Fetishism", in Creativity and Perversion. La sua tesi che la perversione è una Verleugnung della doppia differenza fra i sessi e le generazioni è stata ampiamente discussa. A mio giudizio il lavoro della Chasseguet-Smirgel suscita delle perplessità non tanto per la sua specifica interpretazione clinica, e in modo particolare per l'integrazione delle teorie dell'angoscia della separazione e dell'angoscia della castrazione, ma piuttosto per il suo modo di vedere la «realtà». Ella trova nel pervertito, in particolare nel feticista, un tentativo di eliminare le differenze reali tramite le sue oscillazioni, e di conseguenza si ha l'impressione che consideri le differenze come stabili e invariabili. Questo spiega i suoi rimandi alla legge mosaica, alla necessità di non combinare oggetti diversi ("Perversion and the Universal Law"). Anche la Chasseguet-Smirgel torna sulla negazione dialettica. Se il feticista oscilla, e lo fa per rinnegare la differenza, allora la concezione psicoanalitica della realtà non deve oscillare, deve essere invariabile. Questo atteggiamento mi sembra alquanto ingenuo. 145

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