Il piccolo Hans - anno XIX - n. 73 - primavera 1992

leugnung. Verso la fine della sua vita, la realtà psichica non rappresentava più l'estraneo. Ma un argomento che Freud sembrava non aver affrontato cominciava a gravare su di lui: il ripensamento, in termini psicoanalitici, di una realtà «esterna», in apparenza familiare, una comprensione, sempre meno ovvia, della relazione tra la psiche, «l'interno», e il mondo, «l'esterno», come prodotto di una specifica perversione. Esiste l'eventualità che questa linea di pensiero sia perturbante, unheimliche, come lo è la postulazione originale della realtà psichica. Perché, come in "The Snow Man'', essa ci chiede di pensare una realtà permanentemente instabile e oscillante9 , che a sua volta produce infelicità e godimento che si alternano e si intrecciano reciprocamente. Alan Bass Traduzione di Nicoletta Lumina 143

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