Il piccolo Hans - anno XIX - n. 73 - primavera 1992

cedenza. Il feticista non rinnega il dato della propria percezione; piuttosto, impone alla «distinzione degli organi genitali» una fantasia di castrazione4 • Di conseguenza egli certamente oscilla fra le possibilità limitate della fase fallica monosessuale - castrato, non castrato - ma si comporta in questo modo per rinnegare il fatto che i sessi sono irriducibilmente due. Ed è tale Verleugnung ad assomigliare al processo che causa la psicosi: difesa della realtà da una parte e sua sostituzione tramite la fantasia. Freud sembra voler confinare la propria interpretazione di scissione e oscillazione relative al feticismo alle sole formazioni della fantasia; più coerente con la sua argomentazione sarebbe stato parlare di oscillazione fra realtà e fantasia, fra mondo esterno e mondo interiore. Freud sembra avvicinarsi a questa prospettiva nel momento in cui parla dello sviluppo, solo parziale, del feticismo. È a questo punto che Freud affronta una più ampia discussione a proposito della scissione dell'Io. Egli sostiene che il feticismo non è un caso eccezionale di parziale distacco dalla realtà e di scissione, ma è «... semplicemente un oggetto di studio particolarmente propizio» a tale proposito (ibidem). Durante l'infanzia e anche più tardi, si presentano fondamentalmente due tipi di situazione che richiedono una difesa. La prima situazione è la pietra angolare della stessa teoria psicoanalitica: respingere dalla coscienza domande pulsionali sgradevoli tramite la rimozione. Si tratta in questo caso di difesa da un fatto della realtà psichica. Della seconda situazione Freud si è occupato in questa sede: 132 ... l'Io[...] si trova abbastanza spesso nella condizione di doversi difendere da una richiesta penosa che il mondo esterno gli pone, ciò che gli riesce con il rinnegamento delle percezioni che gli rendono nota questa pretesa della realtà. Tali rinnegamenti si verificano molto spesso, non solo nei

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