l'indumento, il piede - nasconde la realtà del non-oggetto. Uomo di neve e non-uomo. L'interazione di assenza e presenza è il punto nodale della nuova concezione della Verleugnung come meccanismo di difesa che Freud elabora come parte della sua teoria del feticismo. È la Verleugnung a produrre ciò che Freud, in ultima analisi, avrebbe chiamato «la scissione dell'Io nel meccanismo di difesa». È proprio in questo scritto, mai portato a termine, che Freud arriva a chiedersi se quanto ha da dire «deve essere valutato come una cosa da tempo familiare e ovvia o come una cosa completamente nuova e sorprendente». Nel decidere a favore del «nuovo e sorprendente» Freud è consapevole �he ciò che è nuovo riguarda in generale i rapporti tra Io e realtà. Ci occuperemo ora di questo problema. Naturalmente si tratta dello stesso problema che abbiamo incontrato in "The Snow Man''. È stata proprio la riflessione in Nevrosi e psicosi e La perdita di realtà nella nevrosi e nella psicosi a rendere possibile un ripensamento del rapporto tra la Verleugnung in quanto difesa e la perversione feticista. Freud risolve la difficoltà posta dalla sua stessa distinzione fra nevrosi e psicosi dividendo entrambe in un processo a due fasi. La distinzione, relativamente semplice, tra rinnegamento di qualcosa di pulsionale, tipica della nevrosi, e rinnegamento di una parte della realtà esterna, tipica della psicosi, vale come prima fase in entrambi i processi. La prima fase, comunque, non costituisce il disturbo in sé. Il disturbo consiste in ciò che accade dopo il tentativo iniziale di difesa: è qui, dice Freud, che troviamo una «analogia circa il significato dei due processi» (1924, val. 10, p. 41). Nella nevrosi il disturbo consiste nella formazione di un sostituto che turba il rapporto tra il nevrotico e la realtà, ad esempio un rifiuto di tipo fobico. Nella psicosi il disturbo consiste nella formazione di un sostituto che rimpiazza quella parte perduta di realtà esterna, un sostituto che turba 125
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