Il piccolo Hans - anno XIX - n. 73 - primavera 1992

nile. I suoni e la vista di questo luogo contemporaneamente fallico e di castrazione sono traumatici: il complesso di castrazione trasmette infelicità alla natura. Cosl perlomeno avviene per il nevrotico. Il gioco di parole è inevitabile: il complesso di castrazione è una «pathetic phallacy» all'interno della quale «maschio» giunge a significare manufatto permanentemente in erezione, e «femmina» a significare il nulla e la natura. Secondo questo schema l'uomo di neve è inevitabilmente un non-uomo, una figura patetica la cui stabilità e verticalità sono illusioni, che svaniranno nel «nulla che è» - il nulla da cui è venuto (la natura, la donna) - cosl come i profili nitidi dell'inverno cedono il passo alla fanghiglia della primavera. La vita e il calore non sono fatti per lui: affinché possa esistere, deve «aver avuto freddo a lungo». Ma questo freddo non durerà; l'animo d'inverno evapora nel corpo della primavera. E cosl l'infelicità. Il feticismo non è che una variante di questo schema. L'interpretazione freudiana del feticismo in termini di complesso di castrazione è nota. Il bambino dominato da una forte angoscia della castrazione non può sopportare l' assenza del pene nella donna, nella madre, si potrebbe dire nella natura. L'assenza del pene, di quel pene che egli crede che la donna possedesse, dimostra che la castrazione è un pericolo reale. Ma il futuro feticista sa benissimo che la propria madre non ha un pene. Cosa potrà fare, posto dinanzi a questa insopportabile consapevolezza? Secondo Freud, «... nel conflitto fra l'importanza della percezione indesiderata e la forza del controdesiderio egli è giunto ad un compromesso possibile soltanto quando dominano le leggi inconsce del pensiero» (1927, vol. 10, p. 493). Di conseguenza il feticcio sostituisce il pene mancante nella donna. Ma il valore eccezionale dato alla presenza del sostituto rivela l'angoscia del feticista per l'assenza (il nulla) che lui sa essere reale. Il feticcio è cosl ad un tempo una sconfitta e una vittoria. La presenza reale dell'oggetto - la scarpa, 124

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