Il piccolo Hans - anno XIX - n. 73 - primavera 1992

l'interno di «stesso», e questa è un'osservazione importante. Sebbene in modo piuttosto complesso, identificazione e differenziazione sono reversibili. E reversibili sono pure gli uomini, forse i non-uomini, e l'uomo di neve. Le osservazioni di Edelson in relazione all'identicità delle scene, e all'identicità all'interno del titolo, possono anche essere estese alla reversibilità del linguaggio letterale e figurativo nella poesia: oscillando, l'uno diventa l'altro, secondo una modalità complessa e precisa. Ad un primo approccio si tende a considerare «animo d'inverno» in senso figurato, come qualcosa di metaforico o simbolico. Quando «animo d'inverno» è metaforico, «deve» è ironico. In altre parole, si dovrebbe essere diventati un manufatto di ghiaccio simile ad un uomo di neve per non sentire l'infelicità nel suono del vento. Si avrebbe dovuto avere freddo, in senso metaforico, a lungo. L'ascoltatore è quindi un essere umano, qualcuno che letteralmente ascolta il suono del vento invernale. Secondo questa lettura, allegoria e ironia portano l'ascoltatore alla percezione della propria insignificanza, e quindi al nulla che è. Un metaforico «animo d'inverno» rispecchia un ascoltatore letterale. Il metaforico è diventato letterale. Ma questa interpretazione è ovviamente reversibile. «Si deve» può essere anche non ironico, o prescrittivo. Ciò significa che per evitare la personificazione della natura, per non sentire l'infelicità nel suono del vento, si dovrebbe cercare di diventare quanto più possibile parte del paesaggio, proprio come l'uomo di neve. Allora «animo d'inverno» è letterale, così come l'uomo di neve è letteralmente fatto della neve sulla quale si erge. L'ascoltatore, allora, è egli stesso nulla, perché è un uomo di neve. Poiché letteralmente non sente nulla e non guarda nulla, ed è parte del paesaggio, evita la pathetic fallacy e fornisce il modello per una reale percezione del nulla. Notiamo però che «ascoltare» e «guardare», in questa variante, sono metaforici, sono emblematici di un vedere e un sentire quasi impossibilmen122

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