Il piccolo Hans - anno XIX - n. 73 - primavera 1992

Un uomo di neve è forse un uomo fatto in modo tale - ma quale? - da sembrare neve? Sinistre ipotesi vengono alla luce» (p. 142). Durante la lettura Edelson nota la presenza della negazione "no" in snow, l'assenza di colore e calore legata a tutti i termini di negazione presenti nella poesia. Inoltre, data la sua formazione chomskyana, Edelson ascolta la poesia anche in termini di strutture linguistiche: «"Mind of winter" (''Animo d'inverno") è una deviazione, sia dal punto di vista sintattico che semantico. Questa frase viola restrizioni selettive date dalle regole del linguaggio; inoltre è ambigua, dal momento che può avere più di una struttura profonda sottostante» (p. 147). Egli presta poi particolare attenzione alla complessità dell'uso che Stevens fa della parola «same» («stesso»). Quando Stevens scrive «same bare wind» («stesso nudo vento») e «same bare place» («stesso nudo luogo») ci si può solo chiedere, con Edelson: «stesso» rispetto a cosa? A proposito di «stesso» egli prosegue mettendo in rilievo i punti seguenti: Qui una sintassi complicata prospetta immediatamente il complicato rapporto tra immersione e identificazione da una parte, e distinzione e differenziazione dall'altra, fra uomo e natura, rapporto che costituisce il soggetto della poesia. La semplice parola «stesso» (con tutte le proposizioni comparative rinviate - ad esempio «lo stesso di...»-) implicitamente differenzia la scena invernale della prima parte della poesia... dalla scena invernale descritta nelle ultime due stanze... In questo modo l'uso di «stesso» mette in evidenza il fatto che le scene (le quali, come «stesso» implica, sono in un certo senso due scene distinte che possono essere descritte come «la stessa») sono le stesse per l'ascoltatore, proprio perché egli possiede un «animo d'inverno» (p. 162). Così Edelson situa la struttura oscillante della poesia al121

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