Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 72 - inverno 1991-1992

Il grande black-out «E se il mondo non fosse altro che una lanterna magica?» si domandava Schopenhauer quasi due secoli fa. Con tutti i giochi di prestigio sciorinati davanti ai nostri occhi in occasione della crisi del Golfo lungo l'arco di diversi mesi, non abbiamo visto granché di quel tipo di mondo sui nostri schermi televisivi: da una parte il deserto saudita e il grande black-out imposto dal Pentagono, e dall'altra Saddam Hussein e il suo esercito resisi invisibili, e in più anche tutto quello che poteva concernere da vicino o da lontano il morale delle popolazioni interessate al conflitto, la recessione, gli scioperi, gli scontri urbani, la balcanizzazione dell'Europa dell'Est, i dibattiti politici, tutto è praticamente scomparso. Altra eclisse imprevista è stata quella del pianeta Marte, del quale non furono diffuse le fotografie prese in quel periodo dalla sonda spaziale Voyager. Eravamo inquieti, non c'è dubbio, ma non c'erano più le informazioni televisive ad aggravare, a cambiare di registro alle nostre angosce quotidiane, eravamo in crisi d'astinenza di immagini, al punto che molti telespettatori, che all'inizio del conflitto erano incollati ai loro schermi, hanno finito per spegnerli per esasperazione. Se in Europa il manque di immagini non ci veniva certo 185

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