Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 71 - autunno 1991

La pittura europea antica: un ricchissimo inventario di notizie sui tessuti disponibili nelle varie epoche. Gli esseri umani, non Adarrio ed Eva naturalmente, le abitazioni, non la grotta del Ciclope, dipinti negli affreschi e nei quadri antichi, sono adornati, coperti, rivestiti di stoffe. Grigie scolorite, color della terra quelle dei poveri (a cui le leggi suntuarie proibivano di indossare abiti di colori sgargianti) a righe multicolori per caratterizzare personaggi esotici, e poi velluti controtagliati, broccati e ricami a decorare Madonne e Santi, Profeti ed abitanti dell'Olimpo. Ma mai, Veneri e Madonne appaiono in panni a quadretti! Se la pittura può essere vista come un documento che attesta la presenza o l'assenza di certi elementi in determinate epoche storiche dovremmo arrivare alla conclusione che la stoffa a quadri mancava sui mercati occidentali fino alla metà del '700. Però spesso nei musei e nelle collezioni private i tessuti antichi e preziosi nascondono una fodera altrettanto antica di lino o seta o cotone decorata da un piccolo motivo a quadri. C'è qualcosa di più. Due grandi pittori, Simone Martini e Pietro Lorenzetti nel 1300 dipingono stoffe a quadri. Dalle loro pitture risulta la presenza di stoffe a quadri nella vita quotidiana a Siena. Anche Botticelli dipinge una tovaglia a quadretti nel suo «Sant'Agostino nello studio». Ma sono pochi esempi. Nelle «Storie di San Martino» Simone Martini dipinge una stoffa a quadri verdi su fondo bianco: fa parte dell'abbigliamento stravagante di un alabardiere e di un suonatore, così stravagante da caratterizzare come diversi coloro che lo indossano. Una coperta a scacchi copre il 173

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==