Il piccolo Hans - anno XVII - n. 69 - primavera 1991

piega delle dotte conversazioni, anche in dettagli curiosi cercati nelle maschere, nelle epigrafi, nei giochi, nelle insegne. Il motivo, indiziato da quella scansione, si manifesta in una lucida atmosfera morale, che forse si può partecipare in questi termini: con gli oggetti, le figure, le prerogative della cultura il Tasso cerca di mascherare il carcere, la desolazione dei suoi ultimi anni; con la facoltà dell'invenzione letteraria e con gli artifici della retorica ricrea attorno a sé nobili forme di vita, e la consuetudine delle garbate discussioni, il rito degli scambi intellettuali da cui è escluso; nella finzione si circonda della grazia e del decoro che non ritrova nella realtà. Resta molto da dire sul motivo: intanto però non si può tacere che il suo soggetto è la scrittura, la quale, come abita e popola la solitudine del poeta, le dà forma compiuta e inattaccabile. L'analisi che si applica esclusivamente alla materia, e s'addentra nella sua civile varietà, nello spessore del commento erudito, nella profusione delle citazioni, alla ricerca di una linea speculativa o, quanto meno, di un principio di distinzione e di gradazione che investa l'ordine accidentale dei temi, finisce, nel migliore dei casi, con l'identificare l'unità dei Dialoghi in un elemento inerte, come può essere la coerenza di uno schema. Si distingue l'ordito puntuale quanto pacifico del «sistema gnoseologicoaristotelico», un «fondo immobile e normativo», che sostiene e omologa l'eclettismo filosofico e la libera colloquiale mescolanza dei contenuti, e ammette anche - delimitandolo con le proprie figure, e garanzie, di ordine e «allivellamento culturale» - «lo slancio platonico verso le idee trascendenti la natura»3 • È significativo che proprio nella definizione del platonismo del Tasso, accertata nei temi della fede religiosa e della bellezza, l'analisi denunci un limite, e converta e riduca tutti i valori rilevati e possibili (valori di senso) alla misura dei presupposti culturali, al dominio di «qualità» come «l'ordine, il 24

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