Il piccolo Hans - anno XVII - n. 69 - primavera 1991

guaggio dell'impresa è dunque promiscuo, ambiguo: è un intreccio di figura e motto, ambedue dosatamente misteriosi. Il mistero non risiede tanto o soltanto nell'immagine o nella sentenza per sé prese, quanto nel loro ligamen, che ricorda il ligamen tra cosa e parola prodotto dall'ingegno della metafora, onde l'impresa riuscita è una metafora perfetta5 • L'impresa si insinua così al confine tra seduzione figurale e codice discorsivo, e il suo nome evoca direttamente il nesso con una dimensione eroica, un rapporto con la sfida e col destino. Se il geroglifico cordsponde per Vico all'«età degli dèi», l'impresa è il linguaggio dell'«età degli eroi»: essa raffigura cioè un atto che l'eroe ha in mente di compiere, di «imprendere» o intraprendere, un divisamento (onde, come interpreta Vico nel senso di «dividere», il francese devise) di cui insignirsi (insegna) e con cui ammaestrare, insegnare «per crfiµ1n<X », «per segni»6 , «parlari dipinti». La fusione di iconico e grafico, figurale e concettuale, comporta peraltro, nell'impresa, che è una sorta di emblema privato, una doppia ellitticità, poiché né l'immagine né il motto devono risultare, secondo i canoni dell'impresa, immediatamente comprensibili: il motto è per lo più in linguamorta, come un'epigrafe slabbrata, la scena figurale è troppo carica di implicazioni e/o troppo avara di indicazioni di lettura. Un cimento, dunque, con cui l'autore raffigura la propria sfida e al contempo lancia una sfida al lettore. Come ogni emblema (il cui senso originario è la tessera del mosaico, l'intarsio inserito entro un'opera musiva), l'impresa attrae e respinge il lettore o «leggitore» (che deve restituire alla lettura la fisicità originaria, in cui il «raccoglier lettere e farne com'un fascio in ciascuna parola», legere, è l'approdo di un gesto che l'etimo riconduce alla raccolta di ghiande e legumi7): il suo senso è connesso a una ginnastica mentale e visuale, a un'acrobazia per trovare il luogo strategico più appropriato da cui guardarla. «L'emblema è un punto irradiante del testo (un foro, uno 138

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