Il piccolo Hans - anno XVII - n. 68 - inverno 1990-1991

misurare la scissione tra arte "vitale" e arte "geometrica". Seppure lavorato dentro allo sguardo simbolista, o dentro al metodo mitico, è il "vitale" che romanzieri come la Woolf e Joyce inseguono e tentano di portare sulla pagina, fino a Lawrence, che ne esplorerà le implicazioni sociologiche e morali. Anche il nucleo generativo della poetica di Green sembra proliferare da lì: da quella appassionata attenzione al «gran tumulto di vita», «whatever aberration or complexity it may display», individuato nel "tumultuoso" interloquire della coscienza che come un· «semitransparent envelope» tutto avvolge e contiene secondo una logica strana e impenetrabile; ma molti sono i segnali di un richiamo irresistibile, di un ascolto nuovo del «circumbient universe» ugualmente vivo e ingombrante che fa da cornice e da sfondo a quel tumulto12 . Living è, significativamente, il titolo di uno dei primi romanzi di Green; e il riflesso verbalizzato di cose che sono «at time», sorprese "mentre sono", sopravvive in molti titoli di futuri romanzi, in quella insistita «ing-form», che dice di un movimento, uno scorrimento, o un trascorrimento, non tanto di "azioni" in senso narratologico, ma di condizioni d'essere: «living», «party going», «loving», «concluding», «doting». Un muoversi convulso e disordinato di uomini, donne, gruppi che abitano il romanzo in prima persona o indirettamente, attraverso la memoria o la conversazione di altri, e che con atti e parole spesso casuali e faceti provocano situazioni, magari drammi, tanto più assurdi quanto non calcolati: come accade nel quotidiano vivere, appunto, nello «inextricable tangle» che lo costituisce. È un "essere al mondo" tumultuoso, "minore", neppure redento da squarci o shock epifanici, che Green coglie, attraverso le non-storie quotidiane, negli indaffaramenti mentali e sociali di gente qualsiasi: come una radicalizzazione fenomenologica del "living" modernista, qui esploso in una pluralità irriducibile e moltiplicato a sua volta dentro la dimensione verbale. Da qui un senso 153

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