Il piccolo Hans - anno XVII - n. 68 - inverno 1990-1991

3. Vi preghiamo di provvedere alla per fetta neutralizzazione del soggetto quando non è in seduta, specialmente per quanto riguarda la permanenza e il buon funzionamento del bavaglio. Un uso rigoroso della sonda per l'alimentazione, sia per buccam sia al contrario per rectum, è quindi assolutamente - la parola è sottolineata - essenziale. La minima parola che sfugga in solitudine e che rischi quindi, come ha dimostrato Mauthner, di non essere più necessaria, può essere quella giusta - frase sottolineata. 4. Vi preghiamo...» (traduzione citata). 46 Samuel Beckett, L'Innommable, Paris, Les Editions de Minuit, 1971, p. 138. «Quando tutto sarà silenzioso, quando tutto si fermerà, sarà perché le parole saranno state dette, le parole che era necessario dire, non ci sarà bisogno di sapere quali, non si potrà neppure sapere quali, saranno lì, in qualche posto, nel mucchio, nella moltitudine, e non è prescritto debbano essere le ultime, bisogna che vengano avallate da chi di diritto, ma questo richiede tempo, è lontano, chi di diritto» - si ricordi che il Dio di Schreber era solito qualificarsi come «colui che è lontano» - «è il padrone, gli portano il processo verbale, anzi i processi verbali, lui sa le parole che contano, è lui che le ha scelte, e frattanto la voce continua, mentre ci si avvia verso di lui, mentre si torna verso di noi, con il verdetto, e le parole continuano, quelle cattive, quelle false, sino a quando giunge l'ordine, che tutto taccia o tutto prosegua, no, è inutile, tutto continuerà da solo, sino a quando non giunga l'ordine che tutto si fermi» (traduzione di G. Falco). 47 Si tratta sempre e soltanto di commissioni verbalizzanti; chi dovrebbe deliberare è sempre fuori dalla portata di ogni narrazione. «Io sono colui che è lontano». 48 Jacques Lacan, op. cit., p. 133. 49 Ibidem. 50 Ibidem. 51 Samuel Beckett, Pochade radiophonique, in Pas, cit., p. 66. «STENOGRAFA: Mi ha sorriso! ANIMATORE: Buon segno. (Inquieto) Non è mica la prima volta, per caso? STENOGRAFA: Mio Dio, no, signore, che idea! ANIMATORE (Deluso): Ma certo, figuriamoci» (traduzione citata). 52 Ivi, p. 71. «Ah sì, certo, ho vissuto, non lo si può negare, ovunque delle pietre ovunque...» (traduzione citata). 53 Ibidem. «ANIMATORE:[...] L'aveva già usata questa formula, signorina? [...] STENOGRAFA: Oh sì, signore, è un'idea che torna di tanto in tanto» (traduzione citata). 54 Ivi, p. 72. «ANIMATORE: [...] Ha mai letto il Purgatorio, signorina, del grande fiorentino? STENOGRAFA: Ahimè no, signore, ho solo sfogliato l'Inferno. ANIMATORE: (Incredulo) E non ha letto il Purgatorio? STENOGRAFA: Ahimè no, signore. ANIMATORE: Laggiù tutti sospirano, io fui, io fui. È come un rintocco funebre. Strano, non è vero? STENOGRAFA: In che senso, signore? ANIMATORE: Beh, ci si aspetterebbe piuttosto "io sarò", non le pare? (Pausa) Non le pare? STE135

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