Il piccolo Hans - anno XVII - n. 68 - inverno 1990-1991

ANIMATEUR: [ ...] Embrassez-le, mademoiselle, peut-etre que ça lui fera vibrer quelque chose. DACTYLO: Où, monsieur? ANIMATEUR: Au coeur, au ventre - ou ailleurs. DACTYLO: Non, je veux dire l'embrasser où, monsieur. ANIMATEUR: (colère): Mais sur sa saloperie de bouche, qu'est-ce que vous croyez? (La dactylo embrasse Fax. Hurlement de celui-ci). Au sang, baisez-la à blanc! (Hurlement de Fax.) Sucez sa glotte! Silence. DACTYLO: Il a perdu connaissance, monsieur60. Per nulla rassegnato, I'Animateur, piuttosto che perdere quella che considera un'occasione unica per carpire la parola definitiva richiesta, costringe la Dactylo a modificare il testo verbalizzato, interpolando fra «me disait Maud» e «on t'ouvre le bide» l'inciso «entre deux baisers»61 , più consono certo a trasformare Maud se non proprio in una Beatrice quantomeno in una donna, diciamo, del destino. È un'iniziativa grave, nell'ottica di coloro che analizzeranno il verbale, cioè ai nostri occhi, da cui I'Animateur, come mostra l'ultima battuta del testo, attende o vorrebbe attendere la redenzione: ANIMATEUR: Ne pleurez pas, mademoiselle. Essuyez vos jolis yeux et souriez-moi. Demain, qui sait, nous serons libres62 . Per concludere, si può intendere allora il motivo principale che ha fatto sì che Beckett abbia, come s'è detto, parzialmente rifiutato questo testo emblematico. Di esplicitamente radiodrammatico questa pochade ha ben poco, finendo piuttosto col configurarsi in una struttura dialogica esemplare perché allegorica e, pertanto, in senso lato filosofica. Si tratta allora, a motivazione dell'attenzione particolare con cui è stata in questa sede esaminata, non 129

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