Il piccolo Hans - anno XVII - n. 67 - autunno 1990

1 Cos'è un'immagine? Un mezzo1 per la metamorfosi dell'incrociato discorso poetico? Lo comprendiamo con Dante. [Con Dante proviamo vergogna per i contemporanei, se la vergogna ancora «non si è annacquata».] Ma Dante non ci insegna come usare questo mezzo, perché si è trasformato, è sparito. Dante stesso è un mezzo per la metamorfosi dell'epoca letteraria, che si contrae e si distende. Qui da noi, ma anche in Occidente, abbiamo smesso di sentire l'epoca letteraria, e la studiamo come resoconto di «formazioni culturali». Fermiamoci sul concetto di «cultura». È opportuno chiedersi se il discorso poetico rientri completamente, incontestabilmente, in ciò che è la cultura. E ce lo chiediamo perché, di fatto, a costituire ciò che si chiama cultura è solo il cristallizzarsi delle convenienze nel corso della loro evoluzione, e il loro successivo fissarsi nel concetto passivo di formazioni storiche. [«Cultura egizia» indica, in sostanza, le convenienze egizie, «cultura medievale» quelle medievali. I sostenitori 33

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