Il piccolo Hans - anno XVII - n. 67 - autunno 1990

Freud e Ferenczi Una possibile interpretazione del loro rapporto La nostra conoscenza della vita e delle opere di Sandor Ferenczi ha ricevuto in questi ultimi anni un contributo decisivo grazie soprattutto ai lavori di psicoanalisti ungheresi come Michael Balint e Judith Dupont. Balint nel 1970 raccolse e diede alle stampe l'edizione ridotta degli Schriften zur Psychoanalyse (Scritti di psicoanalisi) curandone anche l'introduzione; inoltre si occupò della pubblicazione del diario di Ferenczi del 1932. Balint morì prima che uscisse il secondo volume delle opere scelte di Ferenczi. Portare a termine questo compito toccò a Judith Dupont, che scrisse la prefazione al secondo volume, nonché la bella introduzione al Journal clinique, pubblicato in francese nel 1985. Dupont ha collaborato anche alla pubblicazione del carteggio tra Ferenczi e Groddeck (1982). Attualmente sta preparando insieme ai suoi collaboratori un'edizione in tre volumi della corrispondenza FerencziFreud. Nel corso di quest'ultimo anno ha visto la luce il libro di A. Haynal, Technique en question, che si occupa dell'insegnamento di Ferenczi così come si riflette nell'opera di Michael Balint. Degna di menzione è infine la pubblicazione di una scelta degli scritti ungheresi di Ferenczi curata da Linczenyi, nonché il saggio di Griinberger sul 159

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