Il piccolo Hans - anno XVII - n. 66 - estate 1990

Gli intimi, i commestibili, i selvaggi e gli altri Se lo consideriamo su un piano individuale, il rapporto uomo-animale si configura in molteplici registri, che vanno dall'avversione all'amore incondizionato per alcune specie, dalla passione (la collezione, lo studio...) alla paura di altre, dal consumo all'esclusione nel vitto della carne, dalla protezione all'eliminazione e allo sfruttamento commerciale di specie diversissime... Queste molteplici possibilità offerte a ciascuno1 individualmente, perdono però la loro singolarità quando i problemi vengono esaminati globalmente. Sotto questo profilo, almeno nelle società industriali ed urbane, la crisi è evidente, il paradosso sempre presente e i rimedi poco efficaci: 200 grammi di carne al giorno per persona costituiscono un notevole salasso delle risorse del pianeta, dato che le parti meno pregiate non sono più consumate dai ricchi. Parallelamente il «petfood» (alimento per animali domestici) in scatola richiede migliaia di tonnellate di nutrimento carneo. E le conseguenti tonnellate di materia fecale devono essere eliminate dai responsabili dell'igiene pubblica a furia di mezzi sofisticati. La produzione e l'uso sistematico di insetticidi e pesticidi provocano un irrimediabile deterioramento dell'ambiente. La 61

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