Il piccolo Hans - anno XVII - n. 65 - primavera 1990

pello, ha qualche fondamento, non ci stupisce che l'appello di Zweig arrivi diritto all'inconscio di Freud, che per ora risponde «devo prima di tutto essere psicoanalista», ma che nella lettera successiva, con un atto mancato proprio nell'indirizzo d'apertura, creerà un'instabilità che porterà dapprima alla rottura del tono ufficiale fino allora dominante, e poi, dopo una fase di transizione, al1'esplicitazione dell'appello di Zweig. Occorre forse un po' di pazienza, ma penso sia insostituibile procedere all'esame diretto dell'elenco degli indirizzi d'apertura delle lettere, di cui riportiamo per ora (v. elenco El) quelli relativi ai primi tre anni ('27, '28, parte del '29): ELENCO El (Zweig = corsivo, Freud=tondo sottolineato) 1927 1 - (18.3.27) Stimato professor Freud 2 - (20.3.27) Egregio signore 3 - (2.6.27) Egregio signore 4 - (2.12.27) Molto egregio dottore 1928 1929 5 - (18.2.29) Stimatissimo professor Freud 6 - (20.2.29) Molto egregio signore 7 - (5.3.29) Caro e stimato professor Freud 1930 8 - (18.8.30) Caro stimato professor Freud 9 - (21.8.30) Caro dottore 10- ... ... 19- ... L'atto mancato di cui dicevo è il «Caro dottore» («Lieber Herr Doktor») della lettera 9 del 21.8.30. Freud stesso lo definisce così: «meine Fehlleistung». Perché atto mancato? Perché Zweig «Herr Doktor» non lo è, e la cosa non gli è affatto indifferente, come senza reticenze svela nella lunga lettera 1O. Dall'esame dell'elenco qui sopra riporta99

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