Il piccolo Hans - anno XVII - n. 65 - primavera 1990

scritta di getto, quasi senza volerlo, in cui tremila uomini vengono uccisi a freddo uno per uno in un campo di prigionia, ci mostra che la divinazione del poeta non segue i moti dell'Io, che cerca consolazioni e si inganna per tenere accesa la speranza, rri'a conosce il futuro, orma{già predisposto anche se non ancora in atto, il cui abominio sommo Auschwitz, Buchenwald, Mengele, «tu passerai per il camino», le foto dei teschi viventi, delle fosse comuni, delle cataste di cadaveri sospinti dalle ruspe, è invece ormai, come nostro passato, un marchio che ci segna insieme ai non ancora nati col sapere incancellabile delle dimensioni della malvagità dell'uomo. Arnold Zweig, dunque, scrittore ebreo tedesco militante socialista e acceso pacifista, nel 1927 scrisse a Freud per chiedergli il permesso di dedicargli un libro, che stava per pubblicare, dal titolo Calibano, ovvero politica e passione. Ricerca sugli affetti di gruppo dell'uomo, in particolare l'antisemitismo. Questo suo modesto contributo teorico, egli scrive, è stato reso possibile dall'opera creatrice di Freud («che ha nuovamente insediato la psiche in psicologia») sia perché gli ha fornito gli strumenti di lavoro teorici, sia, ancor di più, perché egli l'ha utilizzata a livello personale come cura, dopo aver scoperto di soffrire di una nevrosi. Egli si offre a Freud come oggetto di studio (non come soggetto da curare); infatti scrive: «Credo che potrei offrirle un certo numero di importanti scorci su quanto accade all'interno di un artista creativo affetto da nevrosi, forse confermando osservazioni da Lei già da tempo compiute». Dunque da un lato si presenta come teorico (analisi degli affetti di gruppo), dall'altro come termine di paragone «da laboratorio». L'analisi di Zweig sarà interminabile: lo stato di sofferenza nevrotica si riaccenderà sempre dopo fasi di remissione, la sua analisi continuerà con vicende alterne, tra cui il cambio dell'analista e il tentativo di esportarla nella moglie e in un figlio sofferente di fobie, per tutto il tempo che dura il carteg93

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