Il piccolo Hans - anno XVII - n. 65 - primavera 1990

data della sua morte Zweig la pose il 26.11.68, poco dopo il compiersi del suo ottantunesimo anno di vita, scadente il 10.11.68, pochi mesi dopo la pubblicazione del suo carteggio col grande Maestro Sigmund Freud, la cui morte intervenne, ai primi bagliori della guerra, a interrompere lo scambio di lettere col suo «figlio adottivo», che dovette proseguire ormai da solo il suo cammino. La «questione» del sergente Grischa è se si debba fucilarlo oppure no: egli è un prigioniero russo evaso da un campo di prigionia tedesco, e tutto dipende dal nome: poiché se è Grischa, come è per davvero, si può non fucilarlo, mentre se è Bijucev, soldato disertore, come risulta dalla piastrina di riconoscimento che porta al collo al momento in cui viene fermato, va fucilato senz'altro. La targhetta falsa, e fatale, gli è stata messa al collo con gesto giocoso e, nelle intenzioni, beneaugurante, dall'amante di una notte, una contadina che lo ha accolto e rifocillato. Il tema del nome, l'attribuzione alla donna di un potere numinoso, sono temi che vedremo importanti in Zweig. Né può lasciarci indifferenti che il tutto si giochi intorno all'uccisione di un prigioniero, che alla fine viene ineluttabilmente fucilato, tanto più che questo tema torna moltiplicato per 3000, in una pièce teatrale intitolata Bonaparte in Jaffa, 5 anni più tardi, nel 1934, quando Zweig è già da un anno in esilio in Palestina, pièce scritta di getto, nel bel mezzo di un tempestoso scambio di lettere con Freud (a proposito di Nietzsche), in due settimane, e dove di Napoleone viene scelto un oscuro episodio, quando egli fece trucidare a Jaffa 3000 turchi che aveva presi prigionieri. Nella lettera (8.7.34) in cui Zweig ne parla a Freud, questa è la seconda notizia dopo la prima, cui è strettamente giustapposta: la prima è il massacro della notte dei lunghi coltelli, 30 giugno '34, quando le S.A. di Rohm vennero trucidate in massa dai loro camerati delle S.S.. Zweig se ne rallegra e vede in questo un segno della prossima caduta dei nazisti. Ma quella pièce 92

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