la «composizione» del moto inerziale (uniforme) e del moto gravitazionale41 • Clarke e Newton tuttavia non avevano opinioni filosofiche su queste ultime tematiche molto diverse da quelle di Leibniz. All'osservazione di Leibniz che lo spazio vuoto sarà «un attributo senza soggetto», dato che verrebbe a mancare, nel caso della vuotezza, quella sostanza (materiale o spirituale) che rappresenta il soggetto dell'attributo spazio42 , Clarke risponde che «lo spazio vuoto non è un attributo senza soggetto», poiché lui e Newton non vogliono indicare uno spazio vuoto di «ogni cosa», ma uno spazio vuoto soltanto di «corpi»43 . Difatti, Clarke soggiunge, «nello spazio vuoto, Dio è certamente presente, e non è da escludere che, insieme a Lui, vi siano anche altre sostanze che non hanno materia e non sono tangibili»44. Alle reiterate osservazioni di Leibniz che uno spazio ed un tempo senza i corpi sarebbero «finzioni», «idola tribus», «supposizioni chimeriche», «immaginazioni superficiali»45, insomma, dei parti della fantasia, incapaci di giustificare un andamento regolare ed ordinato dei fenomeni, Clarke ribatte punto per punto, senza perdere una battuta ed in più occasioni, che lo spazio, ed il tempo, fuori dal mondo non sono «immaginari», ma «reali» 46 • Alla eccezione, infine, di Leibniz che l'ammissione del moto favorirebbe il diffondersi del materialismo, perché implicherebbe l'esistenza degli atomi ed un numero minore di occasioni in cui Dio può esercitare la Sua potenza47 , Clarke eccepisce in un primo momento che i princìpi matematici di Newton servono ad emendare una teoria della materia «corrotta» da Democrito ed Epicuro, e che la potenza di Dio si può manifestare in ogni caso, anche esercitandosi su oggetti non materiali48; in un secondo momento, che la quantità di materia esistente oggi nel mondo è la più conveniente al presente stato di cose49. La verità è che Clarke e Newton difendevano un concetto di sostanza e del rapporto tra la sostanza ed i suoi pre81
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