Il piccolo Hans - anno XVII - n. 65 - primavera 1990

veva generare quel «canto trionfale» che caratterizza le ultime lettere, il gaudio luttuoso e voluttuoso che ci è tramandato nel loro affrontare questa prova estrema con un'euforia misurata e ardente, con indicibile noncuranza. Forse bisogna ascoltare, avvicinarci con pudore a questi attimi per comprendere l'ossatura dell'ispirazione di Kleist. «Chi, per dirla con Rahel [Levin-Varnhagen], "soffre fino al midollo", ha anche il diritto e la forza di ridere. Solo il febbricitante può sentire i brividi, solo chi è menomato può avvertire la grazia del corpo in salute; solo il tragico ha la vocazione alla felicità [...]. Spetta al poeta tragico creare forme in cui il tragico si specchia e al contempo si infrange. Il suo compito è di farci trionfare ridendo dell'irrimediabile»36 • Questo stato di grazia, che Blocker avvicina all'«ironia mistica» di Solger, pervade tutto l'ultimo Kleist, il tono scabro, sghembo, beffardo degli aneddoti (su tutti, Un caso alla Charité37), in cui l'ipoteca autorale viene scomparendo nella voce impassibile e rarefatta della tragicommedia del mondo. Un Totlachen, del resto, già suggellava la Famiglia Schroffenstein, che - secondo la testimonianza di Heinrich Zschokke - Kleist declamava tra risa trascinanti. Ma il doppio suicidio riproduce una scena assai piiì. antica: il patto di suicidio stipulato giovanissimo, da Kleist, col nipote Carl von Pannwitz, che seguiva con lui le lezioni del precettore Christian Ernst Martini. Il particolare è giunto sino a noi attraverso una lettera di C.E. Albanus a Tieck, che com'è noto fu il primo curatore delle opere di Kleist38 • Carl era un temperamento melanconico, mentre Heinrich era assai più gioviale. Agli straordinari progressi di Heinrich corrispondeva un aggravarsi della tetraggine di Carl. Quel patto comune, Carl lo osservò per primo, sparandosi un colpo di pistola a diciannove anni, il 1O ottobre 1795. Non sappiamo null'altro di Carl von Pann- . witz. Di lui non si occuperà nessuna storia letteraria: le stesse biografie di Kleist, quando lo fanno, lo menzionano 58

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