Il piccolo Hans - anno XVII - n. 65 - primavera 1990

glierli, e poi vi guardo, e mi dico: in lei è racchiusa tutta la mia felicità. (CXVIII) Si sta spogliando della sua goffaggine, il cavalier Danceny, si sta facendo (prima di scontrarsi in duello con Valmont e di ucciderlo) un garbato segretario dei sentimenti delicati, un «sentimentaire», e intrattiene una Merteuil poco convinta sul «piacere» di scriversi: Descriverti i miei sentimenti, ricordare i tuoi è per il mio cuore una vera gioia; ed essa fa sì che il tempo stesso delle privazioni offra ancora mille beni preziosi al mio amore. Eppure, se devo crederti, non otterrò risposta da te; questa lettera sarà l'ultima; e ci priveremo di un rapporto che, secondo te, è pericoloso, e che non ci è necessario. [...] Senza dubbio una lettera appare ben poco necessaria, se ci si può vedere liberamente [...] Ma dunque! Lontani non abbiamo più nulla da dirci? [...] si è così soli! Allora una lettera è così preziosa! se non la si legge, almeno la si guarda... Il rapporto pericoloso sembra materializzarsi in un incanto particolare, nel caratteristico magnetismo dell'oggetto: Ah, senza dubbio si può guardare una lettera senza leggerla, come durante la notte mi pare che proverei ancora un po' di piacere a toccare il tuo ritratto... Ho detto il tuo ritratto? Ma una lettera è il ritratto dell'anima. Essa non ha, come una fredda immagine, quell'immobilità così estranea ali'amore; si presta a tutte le nostre passioni; di volta in volta si anima, gioisce, si riposa... i tuoi sentimenti sono così preziosi per me! Mi priverei di un mezzo per coglierli? (CL) Anche Cécile ha un po' maturato e come scaltrito la sua «fausseté naturelle» alla scuola di Valmont, e può condi38

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