Il piccolo Hans - anno XVII - n. 65 - primavera 1990

ragioni: noi vediamo le varie identificazioni di ogni soggetto, e così, messo allo scoperto, anche il più maligno e intrigato e agguerrito dei proponimenti e dei desideri ci può apparire ingenuo e come indifeso. Stiamo tentando forse la facoltà più originale, in un certo senso la più alta delle Liaisons: quella per la quale la trama del desiderio, una fragile umanissima nudità, traspare anche nel tratto demoniaco della Merteuil che, attraverso una finzione fin troppo palese, ma quanto mai opportuna, detta di fatto a Valmont la brutale lettera con cui questi troncherà la sua storia d'amore (non però il suo 'legame') con la signora di Tourvel. Ora quel legame - tra Valmont e l'amante offesa - è un legame di morte: il libertino continua a identificarlo con i suoi impulsi, con i fantasmi della sua ambizione, che lo trascinano perfino ad azzardare con la Merteuil ancora una confidenza, a chiedere proprio a lei di comprendere la sua profonda inquietudine: Questa decisione che ha preso lei [la signora di Tourvel si è rinchiusa in un convento], lusinga il mio amor proprio, lo ammetto: ma mi dispiace che abbia trovato in se stessa sufficiente forza per dividersi così da me. Dunque tra noi due vi saranno altri ostacoli oltre a quelli che ho creato io stesso! E che mai? Se volessi riavvicinarmi a lei, potrebbe non volerlo più; che dico? Non desiderarlo, non farne più la sua gioia suprema! Così dunque si ama? E voi credete, mia bella amica, che io lo sopporti? Non potrei per esempio, e non sarebbe meglio, tentare di riportare questa donna al punto di prevedere la possibilità di una riconciliazione, che si desidera sempre finché la si spera? (CXLIV) Anche le cesure frequenti e marcate di questa scrittura sembrano connotare la particolare istigazione del carteggio: battono il tempo di un'intesa col destinatario; e non 36

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