Il piccolo Hans - anno XVII - n. 65 - primavera 1990

nell'ordito della varia e spesso contrastante scrittura in cui i soggetti si manifestano: è una realtà continuamente decidibile - in un lucido dettagliatissimo congegno di attese, scelte, finalità - finché non si produce in un tragico epilogo; ma, come abbiamo visto, neppure qui, dove la storia si ferma, si esprime «un atto chiuso, definito, sostantivato». Nelle Liaisons il discorso narrativo (racconto) e l'atto di produrlo (narrazione, che «per estensione» significa anche «l'insieme della situazione» in cui quest'atto «si colloca»)21 sembrano fondersi in un'unica funzione, ritrovarsi negli stessi segni; per questo i soggetti che si esprimono nel carteggio sono insieme i personaggi e i creatori della loro storia22 • È una condizione che comunemente non si verifica, neppure nei racconti in prima persona e negli epistolari. Osserviamo dunque come il carteggio sia, per ogni soggetto che vi intervenga, non tanto la riproduzione o la registrazione, ma lo stesso sistema dei «conflitti che si possono produrre fra le varie identificazioni nelle quali l'Io si distribuisce, conflitti che in fin dei conti non possono essere considerati senz'altro di natura patologica»23 • Il sistema è sotteso a tutto il linguaggio umano, a qualunque sua specie e possibilità, e informa tutte le istanze di discorso: ma la peculiarità dei carteggi - perfettamente dimostrata dalle Liaisons -è di attualizzarlo ed esporlo nella loro genesi e nella loro forma, nelle scansioni spaziali e temporali degli scambi epistolari, nelle ragioni e nelle stesse destinazioni delle lettere. Le diverse scritture che s'intrecciano nelle Liaisons formano un «teatro esemplare» dei conflitti fra le varie identificazioni dell'Io; ma è il linguaggio in cui «l'Io si distribuisce» ad essere teatralizzato, in un processo analogo a quello con cui, secondo Barthes, i logoteti Sade, Fourier, Loyola componevano teatri esemplari dell'energia linguistica24 • Qui, dove si tratta di identificazioni e «investimenti oggettuali» dell'Io, l'accostamento a Loyola non dovrebbe sorprendere: 32

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