Il piccolo Hans - anno XVII - n. 65 - primavera 1990

di protesta. Non c'è che da leggere una spontanea confessione del desiderio in questa negazione tanto recisa: Se esistono dei piaceri più vivi, non li desidero; non voglio conoscerli. (LVI) La forma e il divenire La dimostrazione per cui ci serve l'esattezza di Laclos riguarda le condizioni reali e le leggi di un linguaggio. L'«amore del puro stile», mentre esclude qualunque concessione al romanzesco7 , arriva a riprodurre nel sistema del carteggio, non tanto il racconto di certi legami pericolosi, quanto la loro forma oggettiva. Intendiamo per sistema l'intreccio e la lingua; e vogliamo dire che nell'intreccio come nella lingua del carteggio i legami sono in atto, e di ognuno e dell'insieme si vedono l'orditura e il divenire, fin nei minimi dettagli. Forse da nessun altro romanzo epistolare possiamo prendere la stessa dimostrazione. Non è il caso di verificare su questo punto le possibilità e i limiti delle nostre conoscenze, possiamo però ricordare che la lettura della Nouvelle Héloi"se ci ha appassionato per molti motivi che derogavano dalla competenza dello scambio di lettere e dalla lingua dei corrispondenti: abbandoni lirici, fantasie, riflessioni in cui l'autore prende a prestito l'occasione e la forma.della lettera e per lunghi tratti guida apertamente la mano del suo personaggio; così ricordiamo che Richardson, attraverso le lettere dei personaggi più diversi, continua a giocare col «piacere» . di raccontare le sue storie in prima persona e di tirarle in lungo conunameticolosa pedagogica analisi dei caratteri e dei costumi, e che Giovanni Macchia ci ha convinto a vederlo nella Clarissa Harlowe «come un Defoe che cambia lato secondo la posizione dei personaggi, ma sconvolto da interessi vari e da un fascio di assidue proposte che 21

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