Il piccolo Hans - anno XVII - n. 65 - primavera 1990

Hans, Freud lavorò su un testo, purtroppo rimasto incompiuto, attualmente noto come Progetto di una psicologia12 ; in quest'opera densa di contraddizioni ma anche di straordinarie ipotesi anticipatrici, Freud fornisce una prima descrizione del funzionamento dell'apparato psichico, che successivamente svilupperà, in particolare, nel cap. VII dell'Interpretazione dei sogni13 , in Al di là del principio di piacere14 e nel breve ma compendioso Nota sul notes magico15 • Ciò che qui interessa del Progetto si riferisce a quel procedimento di «scarica»16 , da cui per una certa fase l'esperienza di soddisfacimento è interamente dipendente e che, con lo scatto di «un'azione riflessa»17 , tende ad assicurare il massimo di rapidità alla gratificazione del desiderio; questo modello di funzionamento, come noto, è disposto da Freud nell'ambito dei processi psichici primari. Il superamento di questo meccanismo ha le più rilevanti conseguenze sullo sviluppo dell'individuo: infatti allorquando il soggetto vi resti impigliato o nei casi in cui vi ritorni a causa di forti spinte regressive, «l'attivazione operata dal desiderio produrrà in prima istanza qualcosa di simile ad una percezione: cioè un'allucinazione»18. Ed è solo attraverso «una corretta utilizzazione dei segni di realtà»19 che si rende possibile l'affrancamento dai processi psichici primari e l'accesso nell'ambito dei processi psichici secondari che salvaguardano dal rischio di allucinare grazie «ad un investimento moderato dell'oggetto desiderato»20• È chiaro come all'ingresso nel campo dei processi psichici secondari la pulsione sia costretta ad abbandonare una volta per tutte l'itinerario che le consente di raggiungere con maggiore rapidità l'oggetto, e dovrà pertanto rinunciare a spostarsi lungo la linea retta che, come insegna una regola della geometria, rappresenta fra due punti la distanza più breve; e solo quando la retta sarà stata messa da parte come percorso privilegiato se non esclusivo, la pulsione potrà finalmente imparare a fare «il giro 180

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