portato e come sviluppa il prosieguo che qui viene omesso. Ma non sorprenderà il venire a conoscenza che non è semplicemente così, o meglio, non è soltanto così; ad Hans, infatti, piacerebbe anche andarci, sulla piattaforma di carico: « ... e sai perché vorrei andarci? Perché mi piacerebbe di caricare e scaricare le casse, e mi piacerebbe di arrampicarmi sopra le casse. Mi piacerebbe tanto montarci sopra»7 • Freud naturalmente sa che «il giuoco che Hans si propone di fare con i carri carichi deve avere acquisito una relazione simbolica e sostitutiva con un altro desiderio, di cui egli non ci ha fatto sapere ancora nulla»8; e mentre il desiderio del piccolo Hans va incontro al suo graduale svelamento, verrà ora preso in considerazione un particolare per così dire topografico che a parere del padre di Hans e di Freud stesso, che nel suo testo la riporta, merita una seconda piantina. Nella fantasia elaborata con lo scopo di raggiungere la piattaforma di carico e di giuocarvi con le casse, Hans infatti non tiene in alcun contq il cancello di ingresso posto proprio di fronte alla casa in cui abita e che rispetto alla piattaforma stessa è in posizione leggermente decentrata; Hans apre invece, come sottolineato da V. Pinzi Ghisi, .nella�cancellata un passaggio immaginario che consente di raggiungere direttamente la piattaforma di carico9 abolendo in tal modo il giro che i carri sono effettivamente costretti a compiere per entrare nell'edificio del dazio. Ma è un inciampo di natura fobica che si oppone alla realizzazione del progetto e che gli impedisce di recarsi «svelto svelto»� sulla piattaforma di carico attraverso questo suo percorso accorciato: «quando (infatti) Hans si azzarda ancora una volta a uscire davanti al portone, i pochi passi necessari per attraversare la strada fino al cortile, risvegliano in lui resistenze troppo grandi, essendoci via vai di cavalli»11 • Si può a questo punto far ritorno al nostro sognatore e raggiungerlo nella fase durata qualche mese che precede 178
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