Il piccolo Hans - anno XVII - n. 65 - primavera 1990

quanto piuttosto a rappresentare l'inevitabile corollario di una più sottile operazione del paziente il quale, nel riferire le sue avventure riotturne, le designava immancabilmente e rigorosamente come sogni. Ma ora che un vero e proprio sogno è stato effettivamente sognato ed è stato per di più riferito in terapia come tale, cioè come sogno, la questione si fa più complessa ed un'altra se ne aggiunge. Se infatti il paziente attribuisce lo statuto di sogno sia alle rappresentazioni oniriche in senso stretto che ad esperienze di diversa natura si pone il problema di cosa resti per lui a garanzia della distinzione fra ciò che è sogno e ciò che sogno non è; e al tempo stesso viene suggerita una direzione di lavoro che tenti di sottrarre all'ineffabile quanto il paziente vi lascia sprofondare di ciò che, propriamente o impropriamente, designa come sogno. Per quanto esile come una lisca il sogno, quello vero, è lì a fornire una possibile soluzione a queste questioni e a indicare la cornice teorica cui essa rinvia. Una casa senza porte e senza finestre o più esattamente un'impalcatura priva di muri si propone come una struttura in cui mancano linee e sepimenti di demarcazione, in cui è del tutto assente ogni confine: uno spazio aperto, indefinito, vani indistinti, gli uni fra gli altri spalancati come gli occhi di chi allucina; forse elementi di separazione non ne erano mai stati previsti, oppure se un tempo ve ne erano stati, risultano ora completamente divelti; e non è arrischiato supporre che se in una struttura organizzata intorno all'abolizione di ogni argine e confine, se qualcosa, una barriera ad esempio, arrivasse a minacciarne l'accessibilità totale che la informa, si attiverebbe immediatamente un dispositivo costituito con lo scopo preciso di ripristinare l'assoluta permeabilità originaria; di tale tendenza si ritrovano tracce evidenti nei tentativi tante volte ripetuti da parte del sognatore di travolgere la porta della stanza da letto della propria madre. Un'architettura così concepita trova del resto altri echi in ciò che 175

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