Il piccolo Hans - anno XVII - n. 65 - primavera 1990

A 7 ANNI - so oggi quanto SPAVENTOsamente (FURCHTbar) ciò mi colpì - sul momento non ci badai - ho DETTATO il libro (senza specificare a chi) - la pulsione vuol vivere nella carne e SANGUE (BLUT) dello spirito. II VERSIONE, 30.11.32 (fornita su richiesta di Freud) , racc. nov - Il 5 marzo su UNA terRAZZA a Gerusalemme progettai il romanzo (auf EINER TerRASSE) - il 6 marzo il progetto crollò (l'assassino è un ebreo) - il 7 marzo la presa di coscienza (che così è ancora meglio) - per un MESE-MONAT l'ho DETTATO in stenogrammi - per un MESE-MONAT l'ho lasciato riposare dopo che è stato dattiloscritto - poi sempre con l'aiuto della ragazza alla quale l'ho DEDICATO, ha preso la forma che ha oggi Affermo che il contenuto rimosso è la scoperta della vagina (LOCH-SCHEIDE). Consideriamo la frase della I VERSIONE: «Er [der Entwurf] im Entscheidenden ein Loch hatte», «egli (il progetto) nella parte decisiva aveva un buco». Se invece di «er» (il progetto) ci fosse «sie» (ad esempio: la mia idea, o altro vocabolo di genere femminile in tedesco), sarebbe detto addirittura in chiaro: «lei nella parte decisiva aveva un buco». Che si tratti di quanto dico, è anche confermato dal significante SCHEIDE (VAGINA) che compare vicinissimo a LOCH nella parola EntSCHEIDEnden: anche qui poteva essere usata benissimo (e forse meglio) un'altra espressione: «punto cruciale», «più importante» ecc. Il fatto che venga usato «er», comunque, oltre che in funzione della censura, lavora in funzione del disvelamento: poiché quel che provocò FURCHT (spavento), fu proprio il fatto che il bambino (di sette anni? siebenjahrige, 7[=sieben] JAHRE.GE) credette di vedere un «lui», maschile, con un buco-LOCH. Che si sia trattato di un trauma, Zweig lo dice: «Ich weiss heute, wie FURCHTbar mich das traf; erst merkte ich es nicht». « So oggi quanto 115

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