Il piccolo Hans - anno XVII - n. 65 - primavera 1990

ho dettato con concentrazione particolarmente costante e con particolare dispiacere, la vita pulsionale omosessuale premeva in direzione dell'autoriconoscimento. Io ero tutt'e due: il ragazzo arabo e l'amante e scrittore ortodosso-senzaDio. Temo che la levata di queste rimozioni sia alla base della mia attuale depressione.... Saperlo non serve a niente. La pulsione, sciolta dalle sue catene, vuol vivere la sua vita nei sentimenti, nella fantasia, nella carne e sangue dello spirito, e un autore, povero ridicolo uomo, non avrebbe in realtà proprio nessun bisogno di una «gabbia d'autore», come Lei disse colpendo nel segno [Freud aveva così definito, scherzosamente, lo studio che Zweig si era fatto costruire]; la porta sempre con sé. Per chiarezza di esposizione è conveniente raccogliere in un elenco le sei lettere di cui ci occuperemo riguardo al «de Vriendt- de Haan», assegnando ad ognuna una sigla di riconoscimento che serva ad individuarla immediatamente: DATA CONTENUTO SIGLA I (1.5.32) Z.-racconto n. 1 della trama racc. mag 1 7 II (29.5.32) Z.-racconto n. 2 della trama racc. mag 2 III (18.8.32) F.-non fa cenno a de Haan Freud ago M IV(27.11.32) F.-commento al libro De Vriendt Freud nov E V(30.11.32) Z.-racconto n. 3 (nuova cronologia) racc. nov S VI(11.12.32) Z.-altra lettera Zweig clic I Il 30.11.32 (racc. nov) Zweig risponde a Freud (Freud nov) e con molta delicatezza non ne rileva in alcun modo la strana amnesia. Si limita a scrivere: «Il residuo diurno è presto detto», dopo di che ripete sostanzialmente le notizie che abbiamo appena visto, tratte dalla lettera di sei mesi prima, ma introducendo notevoli variazioni nella cronologia, che è stranamente puntigliosa e precisa: Progettai il romanzo su una terrazza (Terras113

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