Il piccolo Hans - anno XVII - n. 65 - primavera 1990

(1924), e poi della rivolta araba del 1929. Si tratta di un vecchio tema per me ben noto. Per la figura di questo ebreo ortodosso che «maledì Dio in Gerusalemme» in poesie clandestine e che ebbe una relazione amorosa con un ragazzo arabo - per questa figura così complessa e significativa - mi ero già preso una cotta quando era ancora di palpitante attualità [schon als sie noch BLUTIGE Aktualitat war] ... [Dal vocabolario Tedesco-Italiano Sansoni: «blutig I insanguinato, cruento, omicida; nell'uso popolare come rafforzativo: assolutamente, del tutto, proprio». Zweig usa «blutige» in quest'ultimo senso, ma la scelta dell'aggettivo che vuol dire letteralmente «insanguinata», «attualità insanguinata», è importante come rileveremo poi.] 112 ...Il viaggio [in Palestina] ha riportato in vita il vecchio intreccio, e così, mentre mi trovavo sul posto, in un mese buttai giù, nelle sue linee essenziali, un progetto già bell'e pronto da usare per un romanzo, e anche assai attraente. Solo per dover constatare, circa 10 giorni dopo, che esso aveva un buco nella parte decisiva [im Entscheidenden]: de Haan non era stato affatto assassinato da arabi, come io per 7 anni avevo creduto, ma da un ebreo, un avversario politico, un sionista radicale, che molti nel Paese conoscono, e che tuttora ci vive. So oggi quanto spaventosamente tutto questo mi colpì: sul momento invece non ci badai più che tanto. Ricominciai da capo il mio lavoro; il nuovo fatto era molto meglio del vecchio, mi costringeva a vedere le cose senza epidermici pregiudizi filo-ebraici [es zwang mich, den Dingen ohne projiidische Vorurteil auf die Haut zu sehen], a chiarire la dinamica dell'omicidio tra ebrei, come se fosse stato un omicidio politico in Germania, a seguire il cammino della disillusione fin dove è necessario e possibile, il più possibile ... In questo libro, che

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