Il piccolo Hans - anno XVI - n. 64 - inverno 1989-1990

Ioyce e le forme del mondo È con Stanislao, fratello minore, che Joyce intreccia un dialogo sull'infinito, di cui cogliamo i segni-in due paginette del libro di Stanislao: My Brother Keeper, Custode di mio fratello. Sono forse io custode di mio fratello? Rovesciato, il titolo ci rimanda a un mondo ancora vuoto, in cui, tra due fratelli, la primogenitura può essere venduta e l'omicidio la rivendica. Qui, al contrario, James lasciando a Stanislao il posto di fratello maggiore ne fa un custode capace di assumere presso il padre la responsabilità che ne consegue. Ma la collocazione è la stessa. James e Stanislao di fronte ai temi dello spazio infinito e del tempo infinito, o dei loro opposti, uno spazio e un tempo finiti, si ritrovano prossimi alla questione dell'origine. Se James aveva bisogno in un certo senso che qualcuno rappresentasse vicino a lui, per lui, l'ancoraggio a un universo limitato perché egli potesse seguire il Nolano in un'esplorazione oltre i confini del mondo, a Stanislao parlare di un universo finito non pareva molto diverso che pensare a un universo infinito, senza confini, senza tetto e senza fondo, e senza centro: in un caso e nell'altro, sembra solo un <<giocare con sillabe vuote di senso», a Stanislao, il quale si 5

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