Il piccolo Hans - anno XVI - n. 64 - inverno 1989-1990

L'effetto-litorale applicato a FW mette in rilievo la parte decisiva del movimento in quello che genericamente si dice il gioco verbale joyciano, il suo inwit verbale. Se il coagularsi di sèmi linguistici in un singolo elemento della catena scritta (parlata) può raffigurarsi graficamente come un nodo da cui divergono, o a cui si riconducono, una quantità di aculei di significati; la figura del litorale si proietterà piuttosto come un fascio di linee ondulate, quasi sovrapposte l'una all'altra. Tali fasci indicano l'avanzata e la ritirata di una molteplicità di sensi nel tessuto di scrittura della pagina joyciana, appunto come lo spostamento reciproco di confini fra terra e acqua sul litorale. Il movimento vi disegna delle cordonature o direi piuttosto delle isobare di senso, rintracciabili lungo tutta la sequenza. Indico, per un esempio, l'isobara che, partendo da «entomophiLUST» (107) e da «SEXmosaic of nymphosis», ma anche da «persequeSTELLAtes his VANESSA» (le maiuscole sono mie, per evidenziare le referenze sterniane) e arrivando a «passing out of one desire into his fellow» (125), si può pensare rilevi il motivo della libido, peraltro forte e riscontrabile per tutta la sequenza, con il suo proprio apparato di lessemi e immagini. Un'altra sarà quella parodistica, che gioca fra lo scartafaccio recuperato da Biddy Doran e il Book of Kells, tanto palese che nessun lettore è supposto ignorarla - culminante nel nodulo del «Tiberiast duplex»23 (123), e intrallacciata alla questione del disegno, dell'alluminatura «all tiberiously ambiembellishing the initial majuscule of Earwicker» (119). Ancora, il modulo-litorale consente tranquillamente l'integrazione al testo degli stessi errori di penna e di stampa: come quello ipotizzato da Clive Hart sulla scorta di J.P. Dalton24, per un passaggio che, vedi caso, ha a che fare con la distribuzione postale: «deliverer of softmissives, round the world in forty mails, bag, belt and balmy113

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