Il piccolo Hans - anno XVI - n. 63 - autunno 1989

NOTE 1 Voltaire, Dictionnaire philosophique, s.v. «Morale»; trad. it. Torino, Einaudi, 1969. 2 V. Jankélévitch, Traité des vertus, Paris, Flammarion, 1983; trad. it. Milano, Garzanti, 1987. 3 F. Nietzsche, Nachgelassene Fragmente, 1888-89; trad. it. vol. VIII, t. III, p. 211. 4 Si indicherà con questa sigla Eéthique de la psychanalyse. Le Séminaire, livre VII (1959-60), Paris, Seuil, 1986, di Jacques Lacan. 5 Per quanto riguarda i principali concetti di una filosofia della metis, ci permettiamo di rinviare a G. Bottiroli, Interpretazione e strategia, Milano, Guerini e Associati, 1987. 6 S. Freud, Die Widerstiinde gegen die Psychoanalyse, 1925; trad. it. in Opere, vol. X, p. 55. 7 Cfr. le pagg. 139 segg. 8 S. Freud, Das Unbehagen in der Kultur, 1929; trad. it. in Opere, vol. X, p. 587. 9 Ibidem. 10 S. Freud, Die «kulturelle» Sexualmoral und die moderne Nervositiit, 1908; trad. it. in Opere, vol. V, p. 416. 11 «Una certa filosofia... nel XVIII secolo, si è proposta quel che si potrebbe chiamare l'emancipazione naturalista del desiderio. Ebbene... l'emancipazione naturalista del desiderio è storicamente fallita» (EP, 12). 12 S. Freud, Das Unbehagen in der Kultur, cit., p. 599. 1 3 Cfr. in particolare «I.:amour du prochain» (EP, pagg. 211 segg.). 14 B. Brecht, Me-ti. Buch der Wendungen; trad. it. Torino, Einaudi, p. 98. 15 S.Freud, Das Unbehagen in der Kultur, cit.,p. 575. 16 «Antigone si presenta come aut6nomos...» (EP, 328). 17 Sofocle, Antigone, traduzione di Raffaele Cantarella, Milano, Mondadori, 1982. 18 Si noti che Antigone usa due volte il termine n6mos (v. 908 e 914) per indicare il proprio «diritto» a onorare la salma del fratello: «E in forza di quale principio lo affermo? Morto il marito, ne avrei avuto un altro; e da un altro uomo avrei avuto un figlio, se quello mi fosse mancato: ma ora che mia madre e mio padre sono in fondo all'Ade, non è mai più possibile che mi nasca un fratello. Eppure, poiché secondo questa legge ti ho particolarmente onorato...» (v. 908-14). Si direbbe dunque che il richiamo alle leggi degli dèi sia una «razionalizzazione» usata per giustificarsi di fronte a Ismene (v. 74-77), a Creante (v. 921), e anche nei confronti di se stessa. 19 J.-P. Vernant e P. Vidal-Naquet, Mythe et tragédie en Grèce ancienne, Paris, Maspero, 1972; trad. it. Torino, Einaudi, 1976. 46

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==