Il piccolo Hans - anno XVI - n. 62 - estate 1989

III È l'ora immobile, salata e resa furiosa da specchi montati su setole vuote di luce su abiti secchi come lenzuola senza ri-flesso: è l'ora di grandi esseri alati e anche minori, che spazzano il porto alla lancia sfondata, che girano le porte segnate, gli stipiti con scritto nel sonno: vide cor tuum. E infine io vorrei sentire il segnale schioccarmi le dita in fronte e segnare la P grande come un fiore sul dorsale di un'onda che corre nel grande incendio di cenere, come il vaso di carta -batte sul volano che assorbe il pensiero la voce. 188

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