Il piccolo Hans - anno XVI - n. 61 - primavera 1989

stato di oblio e infine a una ripresa e ricominciamento dell'origine, resi possibili proprio dal carattere sovrabbondante dell'origine e dal permanere in essa di qualcosa di non ancora pensato, ma di ancora sempre da pensare. Il restauro in questo caso non è frutto di iniziativa umana individuale, ma è un evento che si annuncia e prepara e che può solo essere atteso in abbandono. La mia opinione è che riemerga, in questa prospettiva heideggeriana, uno schema neoplatonico, fatto proprio anche da molte correnti dell'ermeneutica religiosa3 • Esso presuppone una determinata concezione del rapporto fra maestro e allievo e fra testo del maestro e restauro del discepolo, che si era affermata nelle scuole filosofiche antiche. Nella scuola di Epicuro gli scritti del maestro erano considerati i depositari di un messaggio di salvezza, che doveva essere preservato e restaurato contro minacce e attacchi. Verso la fine del II secolo d.C. si assiste all'evento straordinario dell'epicureo Diogene di Enoanda, il quale fa incidere in un portico le linee fondamentali dell'insegnamento del maestro, fissandolo indelebilmente sulla pietra. In questi casi l'obiettivo è la conservazione e la difesa di una tradizione df fronte alle dissoluzioni possibili da parte del tempo o degli avversari. Il restauro conservativo, come garanzia di continuità, affianca ai testi del maestro, compendi ed espo�izioni semplificate da parte di Epicuro stesso e dei suoi allievi. La sensazione è che la filosofia non viva in acque tranquille e che quanto è detto nei testi sia minacciato da altre scuole filosofiche. È all'interno di questi orizzonti che si costituiscono le no- . zioni di ortodossia e di autorità e, in parallelo, quella di «vero significato» dell'insegnamento del maestro contenuto nei suoi scritti. Durante l'antichità, questa impostazione diventerà determinante soprattutto nel neoplatonismo dell'età imperiale. L'esegesi dei testi del maestro diventa allora la forma più adeguata di filosofia: la filosofia significa restauro. Diversamente da quanto era avvenuto 180.

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