Il piccolo Hans - anno XVI - n. 61 - primavera 1989

"strumentalizzare" il mondo intero nel senso di trarre da ogni suolo da lui calcato, l'Inghilterra, Milano o l'Arabia Saudita, in cui soffrì di un'infezione al piede, i suoni di un linguaggio anche se non necessariamente quello musicale. Invisibile come ritiene di essere, egli "suona" anche le vie della sua città dove spaventc!- tutti per i pericoli che corre rimanendo e agitandosi precisamente in mezzo alla strada. Qualche anno fa rubò anche degli strumenti musicali e all'uscita dal carcere si ritrovò affetto da eczema questa volta alla mano. Dal piede dove si presentò la prima volta a quattro anni, l'eczema migra per tutto il corpo prefigurando il gusto dei vagabondaggi e si posa infine sulla mano. L'affezione dermatologica sottolinea nelle membra adatte a battere il tempo, il disegno della madre, da una parte. E dall'altra getta un ponte verso il "sapere secondario" del padre. Attraverso la mediazione delle lingue e dei viaggi l'eczema sembra corrispondere a una sorta di tatuaggio, una marchiatura sonora che, mentre ci ricorda il poema di John Donne sul corpo ammalato trasformato in una carta geografica, una mappa degli stretti e stretto tra i medici e Dio, tra la vita e la morte, trova il suo nesso organico con il secondo e più inquietante amore del padre, quello per i lavori di intaglio e di intarsio. Con quella sorta di felice intuito che sovente caratterizza l'apertura umana del personale cosiddetto paramedico, gli infermieri che me ne parlano usano toni a metà strada tra l'ammirazione e lo sbalordimento: c'è qualcosa di eccessivo nel silenzioso intreccio che ha artisticamente maculato, a opera del padre, tutti i mobili e il pavimento di casa. L'eczema può avere dunque questa funzione: di denunciare al mondo che la marcatura dell'intarsio paterno copre ogni superficie, imprimendo su tutti i corpi lo stemma di una copulazione infinita. A ciò il figlio ha tentato di reagire con un altro conato artistico, di cui gli infermieri deplorano che non abbia avuto un seguito: in quell'ossessionante tappeto ligneo che va dai pavimenti al soffitto, i 18

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