Il piccolo Hans - anno XVI - n. 61 - primavera 1989

della Scuola di Costanza, trasferita in ambito musicale obbliga alla considerazione che possedere un testo nonché le testimonianze sulla prassi esecutiva che lo riguardano, non significa automaticamente intendere l'opera in tutta la sua polimorfa realtà di evento storico, oggetto di ricezione, fenomeno acustico e - infine- oggetto estetico. Quella filologia della prassi esecutiva che postula un rapporto col documento, col testo in termini oggettivi, estranei, per amore di verità storica, ad ogni intervento interpretativo, oltre ad emarginare in modo intollerabile l'aspetto estetico, appare in tal senso come un'illusione sul. piano metodologico proprio perché i fatti storici si fondano sempre su interpretazioni, perché, come ricordava Tommaso D'Aquino, «Quidquid recipitur ad modum recipientis recipitur». Se le esecuzioni filologiche hanno stimolato l'approfondimento delle ricerche sulla prassi esecutiva d'un tempo ciò è avvenuto grazie all'interazione innegabile- ma non per questo necessariamente reificante- fra ragioni di ordine conoscitivo e ragioni commerciali. Allo stesso ordine di motivi è legato anche il grande perfezionamento di tecniche esecutive e di costruzione degli strumenti che, da rudimentali, sono divenute nel giro di pochi decenni di fatto competitive con quelle tradizionali sul piano della precisione e della suggestione sonora. Anche l'abilità, il virtuosismo interpretativo, valorizzati al massimo, in linea di principio, proprio nel repertorio più antico, riacquistano così un ruolo di grande rilievo anche fra gli esecutori-filologi. Musicisti come Gustav Leonhardt o Frans Briiggen occupano un posto di assoluto rilievo fra i solisti d'oggi e grazie ad essi, accanto ad una ricomposizione del quadro del gusto musicale contemporaneo nel quale ora - a pieno titolo anche sul piano dell'investimento - può figurare anche la musica antica, la prassi esecutiva d'epoca mostra ormai una tendenza a far convivere ratio filologica e ratio estetica. Il precedente ostracismo decretato nei 164

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