Il piccolo Hans - anno XV - n. 58 - estate 1988

Il pensiero del tesoro e Vigny Il rapporto dell'uomo ai luoghi e, attraverso i luoghi, agli spazi, risiede nell'abitare. La relazione di uomo e spazio non ènull'altro che l'abitare pensato nella sua essenza. M. Heidegger, Saggi e discorsi Les mots du poème établissent un réseau de relations qui, temporellement, fondent un lieu et organisent un monde. C'est ce lieu et ce monde qu'il s'agit d'inspecter. J. Garelli, Le temps des signes 1. Se, come insegna Salomon Resnik, lo spazio interiore, il corpo animato si costituiscono all'incontro del padre strutturante e della madre contenitrice', - del logos e della materia, si potrebbe anche dire, - mi pare che sia legittimo affermare, al di là di ogni facile gioco di parole, che il porsi di un pensiero del tesoro può comportare, nell'ipotesi favorevole, l'elaborazione di un tesoro del pensiero - inteso, questo, naturalmente, come rappresentazione dell'esperienza delle emozioni, come capacità di simbolizzare. Quel che dapprima può apparire come semplice «tema», è suscettibile di rovesciarsi nel mistero stesso della creatività, nella «comprensione della bellezza». Pensiero nucleare, dunque, quello del tesoro, pensiero generativo, appunto, generazione del pensiero poetico: dimora e processo insieme. Non ci chiederemo certo: che cosa significa pensare? Heidegger, memorabile, ma anche Freud eW.R.Bion hanno dato fecondissime risposte al quesito. Gioverà piuttosto domandarsi: che cosa è, come funziona, un tesoro? Che il tesoro sia una massa, un «trésor de signes» 59

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