Il piccolo Hans - anno XIV - n. 56 - inverno 1987

Négrier, a Pau, a Geslin de Bourgogne, gli attori Thuron, Febvre, Amaury. È piuttosto un altro termine che cade là, «symptòme», a mobilitare la curiosità: «ma anche per l'interpretazione di ciò che può fare l'avversario, le sue mosse sono soltanto un sintomo, un sintomo che può significare molte cose diverse, ciascuna delle quali ha le stesse probabilità di essere quella vera..» Il «symptòme» orienta in modo particolare il problema di questo sapere. Esso conduce al «flair», alla «divination genre M.me de Thèbes», che contraddistingue il grande generale come il grande clinico. \ Divination-dunque qui s'introduce qualcosa che attiene al magico, e sia pure M.me de Thèbes! Anche la magia ha il suo rapporto alla verità, dice Lacan, come causa efficiente. Ma il sapere si vela, si dissimula come tale. Il Narratore ha toccato il punto che gli sta a cuore: che il «sapere militare» non sia appunto un sapere ma l'apparizione di un fantasma folgorante: «le génie du chef». «Sento che potrei appassionarmi all'arte militare, ma prima dovrei accertarmi che non sia troppo diversa dalle altre arti, che anch'essa non si risolva tutta nella regola acquisita..» Da «pastiche» a «symptòme», passando per l'idea delle battaglie come «exemples interchangeables», si costituisce una «passion ardente et fugitive» per la vita militare, per l'arte della guerra, che ha trovato un «fondement intellectuel», il quale a sua volta si riconverte in ciò che si potrebbe chiamare bramosia. L'indugio non è stato inutile. Esso completa la definizione proposta di Doncières come luogo della teoresi, qualificandolo ulteriormente: luogo della metafora. La natura metaforica particolare di tutto questo blocco di pagine, dentro la metaforicità generale della Recherche, si giustifica con l'articolazione conoscitiva/rappresentativa riservata al discorso proustiano sulla guerra. 68

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==